L’anno 2020 ha visto come protagonista il mondo del digitale.
Kappa® e K-Way® hanno digitalizzato i propri lookbook in formato video da presentare ai propri licenziatari.
Il design e il fitting sono stati esaltati al meglio creando l’illusione di vederli dal vivo.
La collezione “Bike 2020” di Briko vede il focus sulla funzionalità dei prodotti: la vista al buio.
La collezione presenta una giacca da bici riflettente in grado di sfruttare ogni fonte luminosa proveniente dalla strada per risultare visibile anche nelle condizioni più buie.
Per esaltare il prodotto abbiamo giocato con le tonalità luminose dando così importanza alla luce.
La collezione “Le Vrai Remix” di K-way viene perfettamente raccontata all’interno di un contesto Urban.
Colori, linee e dinamismo, elementi fondamentali del progetto, vengono e messi in contrasto di giorno e notte.
La collezione riprende una delle prime linee lanciate da K-way raccontando così parte della storia del brand.
Inoltre, il progetto mette in evidenza il confronto tra la generazione passata e presente.
Il progetto è svolto in collaborazione con Sofia Patafi per la realizzazione della tesi con il brand partner K-way.
Kappa®, in contemporanea con i Campionati Mondiali ai sci alpino di “Cortina 2021”, ha realizzato la “Kappa 4Cento Kombat 2021”: una tuta da sci ispirata a un pensiero futuristico di velocità, che viene presentato attraverso una scenografia costituita da neon, luci stroboscopiche e contrasti forti.
La tuta, indossata dagli Atleti Azzurri durante tutta la competizione, è stata presentata per la prima volta sul profilo Instagram di @kappa_sport
Briko rilascia sul mercato il casco E-One, studiato per la città e per gli spostamenti quotidiani in bici, monopattino e mezzi sharing.
Per l’occasione abbiamo realizzato il video di lancio e tutta la campagna social annessa al prodotto e alla sua comunicazione. Presentandolo come un prodotto funzionale, sicuro e sopratutto bello!
La Collection N°0 di Maatroom rappresenta la nascita del brand torinese. Le sue origini che sono racchiuse nella sua fondatrice: Giulia Soldà.
Attraverso l’elemento dell’acqua si racconta la nascita, la crescita e lo sviluppo di Maatroom. Uno stile pulito e identitario che definisce il marchio e i suoi capi.
Il progetto è sviluppato in collaborazione con Alessia Mastrorilli per la realizzazione del suo progetto di laurea svolto assieme al brand.
L’ansia è il punto fondamenta di questo progetto.
All’interno dell’ospedale Maria Adelaide di Torino, ora in disuso, è allestita una mostra che accompagna il visitatore all’interno di un percorso alla scoperta del suo subconscio e di una personale crisi d’ansia.
La Paura, la pesantezza e l’oppressione. Queste sono solo alcune delle sensazioni che vengono trasmesse all’interno del cammino.
Il progetto è in collaborazione con Camilla Magnano. Laureata in fashion design e ideatrice della mostra. Progetto di tesi realizzato assieme al brand The Others, principale fiera indipendente italiana, dedicata alle più recenti tendenze artistiche internazionali e con un focus specifico sulle ultime generazioni.
Balla è stato, fin da quando ho iniziato a prendere una macchina fotografica in mano, il mio modello preferito. Ogni volta che si presenta l’occasione realizziamo qualcosa assieme, che siano foto o video.
Un giorno eravamo su un set, stavamo girando all’interno di un ospedale abbandonato. Si trattava di un video sull’ansia. Come sempre, io e Balla ci siamo messi a fare un po’ di foto. Lui ama farsi fotografare.
In un giorno abbiamo girato due video. Questo era uno dei due.
Siamo entrati in università. Era un giorno normalissimo, come tutti gli altri. Abbiamo preso le chiavi di un’aula e ci siamo chiusi dentro.
Chiudendo tutte le serrande abbiamo fatto calare la notte e dopo abbiamo ricreato questo rituale. Un ballo a contatto con la propria pelle. Un rapporto di amore e odio che spesso può togliere il fiato.
I primi set non si dimenticano. Sicuramente uno dei più importanti con il quale ho iniziato è stato per realizzare il videoclip di “È l’Ora”, di quel meraviglioso ragazzo che è Emanuele Conte.
Su quel set ero il secondo, l’aiuto camera, il runner. Spesso sono stato anche il fotografo andando a realizzare alcuni scatti per raccontare alcuni punti di vista interessanti del video.
